
Un’edizione così del Sei Nazioni non l’avevamo mai vista, come tante altre cose di questo sciagurato 2020. Sono serviti quasi nove mesi per decretare la squadra vincitrice di questa edizione, ben sette mesi per disputare ultima giornata del torneo e con tre squadre in lotta fino alla fine per conquistare il trofeo.
È l’Inghilterra la squadra campione, che battendo l’Italia nell’ultima giornata ha concretizzato la sua vittoria. La vittoria della Francia a Parigi contro l’Irlanda, infatti, premia i britannici che con il successo nel pomeriggio a Roma si laureano campioni. Non riesce il colpo all’Irlanda che cede alla distanza.
È stata la giusta vittoria di una squadra a parziale compensazione di una finale mondiale persa giusto un anno fa. È la vittoria di Eddie Jones, nemesi perfetta del grande giocatore che diventa allenatore, di Ben Youngs e Jamie George: il primo ha tagliato il traguardo dei 100 caps, diventando il secondo inglese più presente di sempre dietro al solo Jason Leonard, mentre il secondo è arrivato a quota 50. Per gli inglesi è la vittoria numero 39 del torneo, raggiungendo il numero di vittorie del Galles che era capofila solitario in classifica.
Il rugby internazionale è ufficialmente ripartito, dopo esser stato il primo tra gli sport professionistici a fermarsi. In questo particolare momento storico abbiamo tutti bisogno del rugby, della sua spinta, del suo sostegno; che deve essere anche il nostro.
Carlo Galati