
Senza troppi giri di parole: sono poche, pochissime le soddisfazioni del tennis italiano maschile negli ultimi 40 anni (donne discorso a parte…); ricordiamo Fabio Fognini vincitore a Montecarlo lo scorso anno, una finale di Davis giocata a Milano e persa con la Svezia nel 1998 e poco altro se non qualche exploit sporadico.
Oggi sembra esserci un futuro più radioso all’orizzonte con Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini e (segnatevi questo nome) Luciano Darderi, ormai qualcosa di più che in rampa di lancio e pronti per darci una squadra di Davis da batticuore. Ma il tennis italiano, ha avuto anche un grande passato e oggi non si può non ricordare la vittoria di 44 anni fa esatti, il 18 dicembre 1976, quando il doppio Bertolucci-Panatta ci diede la nostra prima e unica insalatiera fino a oggi. La sfida finale è con il Cile a Santiago arrivato in finale grazie alla rinuncia dell’URSS per protesta contro il regime di Pinochet.
Inizia un’altra partita da quel momento, non sul campo ma politica: c’è una parte del Paese che vorrebbe reagire come l’URSS, per sottolineare come sia impossibile tollerare queste violenze in un mondo civile, un’altra invece che guarda solo alla parte sportiva e vuole che la nostra squadra vada a lottare per vincere la sua prima insalatiera.
Barazzutti batte 3-1 Fillol, Panatta scherza 3-0 contro Cornejo e Paolo Bertolucci e Adriano Panatta in doppio, con una maglia rossa, superano 3-1 i cileni per la vittoria definitiva. Poi Panatta batterà anche Fillol e nell’ultimo singolare spazio e gloria anche a Zugarelli che perde contro Belus Prajoux.
Otteniamo la vittoria più prestigiosa e bella della storia del tennis italiano. Sono passati 44 anni. È ora di aggiornare le splendide foto cilene in bianco e nero. SI PUÒ FARE!
Carlo Galati