
E sono quattro. Quattro vittorie su cinque gare di coppa del mondo in gigante. La nuova signora delle nevi si chiama Marta Bassino e non ha ancora 25 anni. Ha vinto anche oggi firmando un’incredibile doppietta sulla pista più tosta del circuito, la Podkoren di Kranjska Gora.
Impresa in passato riuscita alla Karbon e ad un’altra signora delle nevi, forse la più grande di tutte in Italia: Deborah Compagnoni che in gigante non solo vinceva, dominava.
Così come Deborah anche Marta si sta abituando e ci sta abituando a distacchi pesanti: 1’’48 la Gisin; 1’’58 la Vlhova, leader della classifica generale ma in gigante ancora a secco; 2’’10 la Brignone, che sconta i peccati di giornata con la perdita del pettorale rosso del primato; 2’’18 la Shiffrin, stavolta imprecisa e senza cambio di marcia. Pensate che Sofia Goggia, andata troppo piano nella prima manche, ha chiuso 15ª a 4’’: certo, questo non è più il terreno di caccia dell’olimpionica della discesa, ma fu il gigante a rivelarla a fine 2016 e a darle, con il bronzo iridato 2017, la prima medaglia della carriera.
Basta questo per inquadrare la grande stagione della Bassino e a segnarle la strada per il futuro battendo una pista già battuta in passato da chi è stata grande forse la più grande di tutte e che adesso, dopo oltre 20 anni vede una possibile erede. Marta come Debora. La valanga rosa non muore mai.
Carlo Galati