
Il suo è stato un mondiale, quello di casa a Cortina, avaro di gioie e soddisfazioni. E tante sono state le gare di Coppa del mondo per Federica Brignone, senza successi, caratterizzate dalla sfortuna di chi vede il traguardo di una vita, lì a qualche decimo di secondo di distanza.
La maledizione è finita. Alla gara di Coppa del Mondo numero venticinque in stagione, dopo una serie di sfortune sportive che parevano interminabili e appena quattro podi conquistati, la Brignone può festeggiare un successo splendido in Super G: la valdostana sfrutta meglio di tutte le avversarie le caratteristiche della pista La Volata in Val di Fassa e conquista così la vittoria numero 16 in carriera in CdM, raggiungendo una delle leggende dello sci alpino azzurro, Deborah Compagnoni, nella classifica delle atlete italiane più vincenti del circo bianco. 1:14.61 il tempo della Brignone, unica a scendere sotto il muro dell’1:15 in una gara ai limiti della perfezione.
Ed è proprio di quest’aspetto che si parla. Della perfezione che sta nei numeri e nella sciata regale di chi oggi non ha soltanto vinto una gara, ma ha raggiunto il mito. E la differenza, non ce ne voglia nessuno è sostanziale. Brava Federica.
Carlo Galati