
Ci sono delle figure nello sport che sono emblematiche, figure che rappresentano ed incarnano, valori, gesti, azioni. Massimo Cuttitta ha rappresentato il rugby. In Italia e non solo.
Uno dei più forti piloni che abbia mai vestito la maglia azzurra, è andato fino in Scozia ad insegnare il vecchio mestiere della prima linea, ai maestri di questo sport. Perché Massimo era questo: maestro tra i maestri. Esegesi della mischia, uomo apprezzato anche e soprattutto per le sue doti fuori dal campo, la sua grandezza risiede proprio nell’aver lasciato a tutti il ricordo di un amico, di una persona cara venuta a mancare per colpa di un maledetto virus che lo ha placcato, definitivamente.
Prima però ha passato la palla, perché anche quando qualcuno ti placca e vai a terra, quel pallone devi tenerlo sempre vivo. Ed è quello che importa davvero, per permettere a tutti di continuare a giocare. Fino alla meta.
Grazie Mouse per quello che hai dato al rugby italiano e a tutti noi. La terra ti sia lieve.
Carlo Galati