Il volo Dell’Aquila sul primo oro azzurro

Ritrovarsi sul tetto del mondo, volando sul cielo olimpico senza troppo preavviso, conquistando una ribalta inaspettata. Questo è quello che è successo a Vito Dell’Aquila primo campione olimpico della spedizione azzurra alle XXXIIesime Olimpiadi di Tokyo, nel Taekwondo categoria -58 kg.
Ventenne di Mesagne, provincia brindisina, che al Taekwondo aveva già regalato Carlo Molfetta, anche lui campione olimpico a Londra nel 2012, nonostante la giovane età ha dimostrato un’esperienza impressionante nel corso di tutta la giornata, dal primo turno alla finale. Ha rischiato sempre poco e si è guadagnato con pieno merito un successo indiscutibile sotto ogni punto di vista.
Una medaglia vinta a Tokyo ma che ha dietro una storia di allenamenti iniziati a 8 anni nella palestra del maestro Roberto Baglivo e continuata nell’arma dei Carabinieri di cui è membro del gruppo sportivo dall‘età di 17 anni. Una sintesi di sacrificio, impegno e dedizione applicata ad un’arte marziale che ha nel volo il proprio tratto distintivo. Il volo dell’Aquila.
Carlo Galati