Postcards from Tokyo #11

3’42”032

Segnatelo questo tempo, perché è la storia del ciclismo e dello sport. Segnatevi questi nomi: Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan, perchè questa storia l’hanno scritta loro; questa storia è loro.

Il nuovo record del mondo dell’inseguimento a squadre su pista ha il tricolore come sigillo e un oro olimpico come consacrazione. Il quartetto azzurro, che già ieri in semifinale aveva migliorato il primato mondiale, replica e lo fa nel più spettacolare dei modi in finale contro la Danimarca, campione del mondo in carica della specialità. Una rimonta incredibile quando, nell’ultimo chilometro, Ganna prende in mano le redini della squadra azzurra, recuperando praticamente da solo ben nove decimi di svantaggio; per chi sa di ciclismo e di pista, una cosa irreale.

Perché irreale è stata la prestazione di quattro ragazzi che forse faticano a realizzare quello che hanno fatto. Un treno azzurro puntuale all’appuntamento con l’impossibile, trainato dalla locomotiva Ganna, che ha materializzato un qualcosa che il destino ha voluto che accadesse disegnando e certificando una storia che apparterrà per sempre alla leggenda.

Carlo Galati

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