Antonella, Oro di Puglia

Dopo Stano, un’altra faticatrice nata e cresciuta nel tacco dello Stivale: è la pugliese Antonella Palmisano, atleta trentenne che ha dominato la venti chilometri di Marcia e centrato l’ennesimo oro della incredibile spedizione azzurra dell’Atletica.
Stesso allenatore di Stano, stessa infanzia condita con l’olio buono e piccante di Puglia, stessa maturità agonistica a schiantare avversari lasciati lontani, senza la necessità di “sporcare” la tecnica di marcia per andare più forte.
Guardi in faccia Antonella e ti vengono in mente Maurizio Damilano, Abdon Pamich, Sandro Bellucci, Annarita Sidoti, Giuliana Salce, Ileana Salvador, Elisa Rigaudo, Eleonora Anna Giorgi, Giorgio Rubino, Ivano Brugnetti, Michele Didoni, Giovanni De Benedictis.
E forse dimentichiamo qualcuno.
La marcia, insomma, quel mondo incredibile nel quale la fatica non è tutto, perché bisogna anche dimostrare perfezione nel gesto atletico e doti strategiche in gare, spesso, ad eliminazione.
La marcia generosa, praticata da gente generosa, per una Italia dell’Atletica che ha sbancato Tokyo, contro ogni pronostico, ben al di là di ogni previsione.
Oggi sul gradino più alto c’è la marciatrice di Mottola, la ragazza con il fiore portafortuna in testa, cucito dalla madre, per far capire al mondo che non sappiamo solo soffrire, ma anche vincere, tanto e bene.