
Prima, seconda e terza, un tripudio di gioia, un’esplosione di gioia. Parla interamente italiano il podio paralimpico femminile dei 100 metri piani, confermando l’Italia come maestra e regina della velocità mondiale. Non importa il genere, la disciplina, le condizioni: la pista di atletica dello stadio olimpico di Tokyo ci incorona ancora una volta e per sempre.
Sul gradino più alto del podio Ambra Sabatini, 19enne originaria di Livorno e residente a Porto Ercole (Grosseto), che con 14’’11 ha realizzato il record del mondo.
Argento a Martina Caironi, 31enne originaria di Alzano Lombardo (Bergamo) e residente a Bologna (14’’46) e bronzo a Monica Graziana Contrafatto, 40enne originaria di Gela (Caltanissetta) e residente a Roma (14’’73).
Tre eroine che hanno lasciato tutti a bocca aperta consegnando agli annali dello sport l’epicità di un’impresa unica e forse irripetibile. I loro volti sono bagnati dall’acqua del cielo giapponese che fa da contorno alle lacrime che sanno di sacrificio e gioia, lavoro e medaglie. Tre per l’esattezza, una più luccicante dell’altra, lascia passare eterno per sedere al tavolo delle leggende della velocità.
Carlo Galati