Dopo le Donne, anche gli Uomini centrano il titolo continentale.
È valanga azzurra.
Al quinto set, come tutti i thriller che si rispettino. Contro la Slovenia che ha liquidato i favoriti padroni di casa della Polonia.
Con una squadra consapevolmente imbottita di giovani e giovanissimi, rendendo la vittoria europea ancora più dolce: questa squadra, forgiata nel fuoco dal proprio demiurgo in panca, Fefè De Giorgi, potrebbe aprire un ciclo e batte un colpo tanto inaspettato, quanto emozionante.
L’Italia che vince anche a briscola in un 2021 di platino, riconquista il primato in uno dei tre sport nazionali, la pallavolo: quella che a livello giovanile riempie palazzetti e pomeriggi dei giovani italiani, quella che vinceva tutto, quella dei Bernardi e della generazione di fenomeni.
E siamo anche i primi, nella storia, a vincere l’Europeo sia nel maschile che nel femminile, nella medesima edizione.
E lo fa puntando sugli incoscienti diciannove anni di Michieletto, su qualche quasi sconosciuto pescato dal cilindro, su otto esordienti, otto, sulla forza del collettivo che trova per strada anche il talento cristallino del singolo.
Un’Opera complessa, per solisti e orchestra, che stasera contro la Slovenia diventa un misto fra la Cavalleria Rusticana e la Cavalcata delle Valchirie.
Cinquanta minuti di applausi, una medaglia d’oro che brilla, un Tricolore che sale sul pennone più alto.
Fermate qui il 2021 dello sport.
Non vogliamo scendere.