
Non si ferma più l’onda lunga dell’Italia che vince, nella lunga ed interminabile estate di trionfi che arriva fino all’autunno inoltrato ma con gli stessi abbagli di luce. Dorata per la precisione. È dai mondiali di ginnastica artistica di Kitakyushu, in Giappone, che arriva un altro successo da iscrivere nella storia dello sport azzurro, con la vittoria nel corpo libero del sardo Nicola Bartolini.
Una medaglia epocale, perché Bartolini, è il primo nella storia della ginnastica maschile a vincere il titolo iridato nel corpo libero. Prima solo due bronzi, conquistati da Franco Menichelli a Praga 1962 e a Dortmund 1966. Una giornata da ricordare quella di oggi per la ginnastica italiana che porta a casa anche l’argento e il bronzo agli anelli con Marco Lodadio e Salvatore Maresca, e la medaglia d’argento di Asia D’Amato nel volteggio femminile.
Un successo che rilancia il movimento al maschile della ginnastica azzurra che ha nello statuario corpo tatuato di Nicola Bartolini, il suo alfiere principale con vista Parigi. È già tempo di guardare avanti con la consapevolezza di aver scritto una pagina importante della storia dello sport italiano.
Carlo Galati