
Un capolavoro tecnico firmato Sasha Zverev. Potremmo definire così la prestazione in finale del tedesco che non ha soltanto battuto ma ha quasi annichilito, il numero due del mondo Daniil Medvedev, prendendosi quella rivincita tanto desiderata dopo la sconfitta nel round robin, e vincendo il titolo con un doppio 6-4.
Un controllo totale della finale, per Zverev, asfissiando Medvedev con la completezza del suo repertorio tecnico, basandosi sul non potersi permettere di allungare la partita dopo la semifinale con Djokovic. Tedesco implacabile e impeccabile, soprattutto al servizio con una media di prime (86%) che va oltre i 200 km orari e il russo in grande difficoltà sia in risposta che in servizio.
Per Zverev si ripete dunque quanto era accaduto a Ivan Lendl nel 1982: ottenere il secondo titolo di Maestro senza ancora aver mai vinto un torneo del Grande Slam. Gli farà piacere sapere che poi Ivan ne ha vinti ben otto e a lui il tempo certamente non manca.
Carlo Galati