
La gara l’avete vista tutti, inutile stare qui a raccontarla, perderemmo tempo. È difficile infatti trovare delle parole che riescano a raccontare una gara chiusa e poi riaperta, vinta da Hamilton e poi da Verstappen. Ad Abu Dhabi è andata in scena la sana follia del motorsport.
Il regno di Lewis Hamilton è caduto all’ultimo giro di una gara di cui si parlerà nei secoli a venire, proprio mentre l’inglese stava volando verso l’ottavo titolo, quello con cui avrebbe staccato Michael Schumacher. E invece la magia di questo campionato aveva in serbo un ultimo, clamoroso, colpo di scena: il ribaltone all’ultimo giro. Che non sarebbe stato possibile senza l’incidente di un pilota sin qui nell’anonimato, ma di cui ora tutti ricorderanno il nome, Nicholas Latifi.
E ricorderemo tutti che al termine di questo mondiale combattuto in pista e fino all’ultimo fuori pista, con parole e gesti anche eccessivamente sopra le righe, l’ormai ex numero 1 del mondo ha reso omaggio con signorilità al suo successore, dimostrando l’inglese, di essere il campione che è. Cosa sarebbe accaduto al contrario? Non lo sapremo mai ma lasciateci qualche dubbio in proposito. La strada per essere campioni passa anche lontano dalla pista. Avrà modo di imparare, Max. Only che champions.
Carlo Galati