
Il suo incedere, il suo ritmo, la costante consapevolezza che l’esito delle gare a cui partecipa dipenda da lui. Il resto è dietro. È semplicemente superlativo, per questo non è necessario ricorrere ai superlativi. È Tadej Pogacar, qualcosa di unico e in questo momento irraggiungibile. Ha un altro passo, un altro incedere e quel che lascia stupefatti è che a 23 anni sta vincendo come Merckx, forsanche di più del Cannibale belga alla sua età.
Il suo ruolino di marcia ha qualcosa di impressionante, per la semplicità nell’esecuzione e la costanza nel ripetersi. Non è sazio Tadej, gli unici stanchi sono i suoi avversari, che ormai cominciano a sentire il peso della sconfitta, unita alla consapevolezza che al momento c’è poco da fare e si corre per il secondo posto.
Tadej Pogacar conquista per il secondo anno consecutivo la Tirreno-Adriatico. Il fenomenale sloveno della Uae Emirates, vincitore a Bellante e Carpegna, precede il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) di 1’52” e il basco Mikel Landa (Bahrain Victorious) a 2’33”: l’ultimo a fare doppietta è stato Vincenzo Nibali nel 2012-2013, uno che di storia del ciclismo se ne intende.
Carlo Galati