Berrettini, ritorno al futuro

Sono passati 58 giorni dall’intervento alla mano destra, un tempo lunghissimo in cui ha dovuto vedere gli altri giocare e competere. Lo abbiamo rivisto in campo a Stoccarda lì dove aveva già vinto nel 2019, per rimettere le cose a posto. Matteo Berrettini è tornato, ha vinto e non poteva esserci notizia migliore.

Non ha mai avuto le stigmate del predestinato, è uomo di sport vero Matteo. Conosce le sue leggi e quelle del tennis che è la disciplina delle seconde opportunità. Le ha previste nel regolamento. Se sbagli una battuta, te ne danno un’altra. C’è sempre subito un nuovo torneo, una nuova occasione. Il plus rispetto agli altri è, coglierle. Matteo ha una tempismo eccezionale in questo.

È il miglior tennista su erba nella storia dello sport italiano e andrà a Wimbledon con la consapevolezza di essere uno della ristretta cerchia dei favoriti. Sembrava impossibile solo qualche settimana fa, non per Matteo. Non è la speranza che tremare il mondo farà, lui fa i fatti. Torna e vince. E si commuove con lacrime vere perché per fare questo ci vogliono quelle. E lui ha dimostrato di averle, ancora una volta.

Carlo Galati

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