Quarti di nobiltà azzurra

Due italiani tra i primi otto di uno Slam è qualcosa che, a pensarci bene solo qualche anno fa, sembrava poco più di una chimera, un sogno che vedevamo vivere agli altri, distaccati quanto basta per provare alle volte empatia ed un pizzico di sana invidia. Ci chiedevamo se, magari un dì, sarebbe stato possibile vivere le vite degli altri. Quel giorno è adesso.

Jannik Sinner e Matteo Berrettini ci stanno abituando, e si stanno abituando, a raggiungere risultati importanti ormai con una certa costanza, soprattutto negli Slam. Ma mai era successo che entrambi i nostri alfieri arrivassero contemporaneamente a raggiungere quel livello, per intenderci, il livello di chi può giocarsela con chiunque.

Non saranno probabilmente i favoriti numeri uno; i match con Ruud e Alcaraz sono ostacoli difficili ma non insormontabili. Candidati ad essere numeri 1 troveranno dall’altra parte della rete due italiani che, mai come adesso, sanno cosa vuol dire vincere con la concreta consapevolezza di raggiungere un obiettivo che non è più degli altri ma finalmente loro. Nostro.

Carlo Galati

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