
L’Italia della pallavolo torna sulla vetta del mondo, con una squadra giovane e sfrontata, incosciente e consapevole, guidata in regia da Fefè De Giorgi, lucido traghettatore di anime pallavolistiche. Vinciamo in casa della Polonia, in un palazzetto caldissimo e gremito, colorato di bianco e di rosso, colmando un divario che negli ultimi anni sembrava irrecuperabile.
La vera finale era quella con la Francia di Giani, in una delle tante sliding doors che lo sport racconta: una vittoria al Quinto contro i transalpini, antipasto della scorpacciata mondiale, tutt’altro che pronosticabile.
Inizia oggi, nel modo più esaltante possibile, la stagione di una nuova generazione di fenomeni: da Zorzi, Lucchetta e compagni, a Giannelli, Michieletto, Romanò, Anzani, Galasso, Balaso.
In un’Italia pazza per la pallavolo, da sempre, oggi la goduria è d’oro, sul tetto del mondo.
Paolo Di Caro