Nakashima si prende Milano

Gli occhi di tutti erano su Musetti. Impossibile ipotizzare il contrario: giocatore favorito, italiano in Italia. Insomma sembrava una bella storia già scritta, doveva solo essere raccontata dal campo. Fin qui tutto bene, se non fosse che alla fine il campo di storia ne ha raccontata un’altra, quella di Brandon Nakashima.

Un po’ sotto traccia, senza essere particolarmente spettacolare ma terribilmente concreto nel suo gioco da fondo campo, ha costruito, giorno per giorno, la sua vittoria alle NextGen Atp Finals riuscendo ad entrare nel cuore dei tifosi dell’Allianz Cloud, orfani del giocatore di Carrara prima e di Stricker e Draper poi, anche loro divenuti beniamini del pubblico dei più giovani soprattutto.

Ha vinto meritatamente Nakashima, mettendo il suggello ad una stagione che lo ha visto giocare gli ottavi di Wimbledon, lasciando il passo a quel Nick Kyrgios che poi sarebbe arrivato fino in fondo. E anche lui, successore tra gli altri nell’albo d’oro della manifestazione, di Tsitsipas, Sinner e Alcaraz, può ambire al grande salto nel mondo dei grandi. Già dalla prossima stagione.

Carlo Galati

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