Evenepoel tra i grandi e il trionfo di Liegi

Viviamo un periodo di grande splendore per il ciclismo internazionale. Una bellissima generazione di fenomeni sta dominando la scena. In molti si soffermano, giustamente sui tre fenomeni che stanno vincendo (quasi) tutto: Wout Van Aert, Mathieu van der Poel, Tadej Pogačar, sono i tre tenori del ciclismo moderno. Gare a tappe, grandi classiche, ce n’è per tutti i gusti. Ma c’è chi non si arrende a quella che può sembrare un triunvirato. È uno dei favoriti quasi sempre a fari spenti: Remco Evenepoel, il campione del mondo in carica, che ha rivinto la Liegi-Bastogne-Liegi. Tanto per gradire.

Il 23enne campione del mondo belga della Soudal-Quick Step si è imposto per distacco, dopo una azione solitaria di circa 30 km, facendo così il bis del 2022 dopo che Tom Pidcock era stato l’ultimo ad arrendersi: l’ultimo ad avere vinto la Liegi in maglia iridata era stato Moreno Argentin (1987), l’ultimo a firmare una doppietta consecutiva era stato Michele Bartoli (1997-1998). Per Evenepoel si tratta del successo numero 41 della carriera.

E adesso con la fine delle classiche di primavera, si va verso la stagione dei grandi giri. Una stagione che promette fuochi d’artificio prima ancora che inizi; una sentenza più che una promessa. E non può essere una questione a tre, ma a quattro, con il campione del mondo che grida a gran voce la sua presenza.

Carlo Galati

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