
Tanta è l’abbondanza, che ci sono giorni in cui si fa fatica a selezionare cinque match da proporre ai 25 lettori (non uno più di quelli del Manzoni) che leggono questa appassionante rubrica, l’unica che vi consiglia match e che non scommette un euro sugli stessi. Ma questa è un’altra storia. Tornando alla storia tennistica, anche nel day 4 di Parigi, vi sono diversi gli incontro che catturano la nostra attenzione: ne abbiamo selezionati cinque ma vi parliamo in maniera sincera, se paragonati a Purcell-Thompson di ieri, ci vergogniamo un po’. Detto questo, veniamo a noi:
Sonego-Humbert: abbiamo ancora negli occhi il match di qualche settimana fa a Montecarlo. Uno di quei match che esaltano il pubblico, i giocatori e, tra i due, quello che più trae forza dall’arena urlante. Fu Sonego ad avere la meglio. Ma due su tre è quasi un altro sport rispetto al tre su cinque e questa volta il giovane Ugo gioca in casa.
Wawrinka-Kokkinakis: è partita impronosticabile e, forse per questo, maledettamente affascinante. Due giocatori totalmente diversi, per stile di gioco, per carriera, per attitudine alla terra, ma legati dal filo sottile dell’imprevedibilità. Qualche anno fa non ci sarebbe stato match, oggi passa tutto per le condizioni fisiche di Stan.
Arnaldi-Shapovalov: saremmo folli, o forse semplicemente scostumati nel senso più lato possibile, eppure riteniamo che il giovane Matteo abbiamo qualche possibilità di far suo un match che magari qualche osservatore estero vedrebbe a senso unico (direzione Canada). E poi solo qualche giorno fa è successo già che l’Italia battesse il Canada. Repetita iuvant.
Giorgi-Pegula: sono passati 12 anni dal loro primo incontro tennistico, l’ultimo di qualche settimana fa ad Indian Wells dove a vincere è stata l’americana in un match tirato e combattuto fino all’ultimo punto. Vengono da un primo turno piuttosto convincente per entrambe. Pronostico a favore dell’americana ma…
Errani-Begu: la consigliamo perché sappiamo cosa prova Errani in questi giorni e la tempesta emozionale che la avvolge. Il match sulla carta è chiuso, ma se fosse deciso tutto a tavolino non saremmo qui a scrivervi.
Carlo Galati