
È una delle domande a cui forse tutti sappiamo e sapremo dare sempre una risposta. Uno di quei momenti che hanno fermato non solo la vita di un uomo per sempre, ma in piccola parte anche la vita di tanti altri, fosse solo per un piccolissimo interminabile istante.
Erano le 14:17, gran premio di San Marino, corso ad Imola, curva del Tamburello. Il piantone dello sterzo a terra, i soccorsi, le lenzuola bianche a coprire gli occhi delle telecamere che non volevano essere indiscreti. Volevamo tutti sapere, non per morbosità, ma per affetto. Poi la radio che faceva rimbalzava notizie confuse, fino a quella definitiva; erano circa le 19 quando la sentenza arrivò definitiva. Ayrton è morto.
E con lui, un pezzo di chi gli ha voluto bene
Carlo Galati