Roland Garros, i match del giorno: Alcaraz alla prova Tsitsipas, Svitolina per il suo popolo

Vi avevamo promesso un cambio di passo e, siccome siamo di parola, eccoci qui non più a scrivere di cinque match giornalieri da consigliare ma, per fortuna nostra ma soprattutto vostra, una sorta di preview dei due match del giorno, che per nessuna ragione al mondo potete perdervi, anche a costo di dover rinunciare a quell’assemblea condominiale così importante… (tratto da una storia vera). Non per voler essere paladini dell’uguaglianza ma per oggettivo interesse non possiamo non rivolgere lo sguardo, l’attenzione e le nostre parole a un match del tabellone maschile e uno del tabellone femminile (la Murgia sarebbe così orgogliosa di noi…o forse no?!); dunque, veniamo a noi:

Alcaraz-Tsitsipas: il mitico ragionier Ugo Fantozzi, probabilmente in chiave tennistica, si piazzerebbe davanti alla tv con la proverbiale frittatona di cipolle, familiare di perone gelata, tifo indiavolato e…poi sia quel che sia. I puristi ci direbbero che è un match già chiuso: in effetti, se considerati i precedenti, il 4-0 in favore dello spagnolo in tal senso è abbastanza eloquente e presuppone un match a senso unico. La differenza la farà di sicuro la diagonale di sinistra e l’angolo dei due giocatori. In favore dello spagnolo c’è di sicuro la presenza di papà Apostolos e mamma Julia. I genitori di Tsitsipas.

Svitolina-Sabalenka: anche qui, come sopra. E’ un match da gustare anche se giocato in orari diversi rispetto al match serale dei maschietti. Alina, sta facendo sognare i tanti che in lei rivedono una giocatrice che sembrava potesse non tornare più a determinati livelli per i tanti motivi che conosciamo. Aryna invece, è forse l’unica giocatrice titolata a battere la campionessa in carica. La ragazza ucraina dopo aver battute due giocatrici russe, vuole continuare il filotto di vittorie, anche in una chiave di lettura non propriamente tennistica. Ci saranno fischi o applausi a fine partita? Di sicuro sarà interessante capire come ci si arriva a quella fine. Match dalle mille letture.

Carlo Galati

Roland Garros, day 9: i match da seguire

Abbiamo ammainato il vessillo tricolore, lasciando ogni speranza a chi è entrato negli ottavi del torneo e senza nessuno a rappresentarci nei quarti. C’est la vie, e soprattutto c’est le tennis, quello italiano nello specifico, che ha dato il massimo di quello che poteva. Questa è la solfa, questo il livello momentaneo. Nessun dramma, ma neanche eccessive giustificazioni; si può e si deve fare di più. Detto questo la nostra rubrica con l’appropinquarsi dei match decisivi inizia a perdere il proprio senso originario e si orienterà verso altri lidi, d’altronde non fanno altro che ripeterci che dobbiamo uscire dalla nostra confort zone: lo faremo. Ma ancora per oggi, veniamo a noi:

Rune-Cerundolo: partita molto interessante tra chi sembra ingiocabile, quando alza il livello tecnico e agonistico, ed un giocatore, l’argentino, che invece zitto zitto sta inanellando risultati sempre più importanti, a suon di vincenti. Il pronostico è tutto per Rune ma Cerundolo non è un semplice sparring.

Dimitrov-Zverev: bella, anzi bellissima. Almeno sulla carta. A Dimitrov chiedevamo qualche giorno fa di dimenticarsi ciò che è stato e riconquistarsi una chance per tornare ad essere protagonista, il tedesco invece ha un conto apertissimo ed è sempre alla caccia del suo primo Slam e come Indiana Jones è alla ricerca del Santo Graal. Ma di sicuro questa non sarà la sua ultima crociata.

Pera-Jabeur: la giocatrice americana è una delle protagoniste del torneo, una di quelle più in forma che, nel tennis femminile di adesso, può trovare il filone giusto. D’altronde è stata campionessa Slam Emma Raducanu, giocando in finale con Leylah Fernandez, se fossimo in Bernarda ci faremmo un pensiero. Il problema è che Jabeur di sicuro non sarà d’accordo. Bel match.

Swiatek-Tsurenko: la domanda è sempre la solita quando Iga scende in campo a Parigi, soprattutto nelle sue ultime uscite: quanti game concederà alla sua avversaria? Noi crediamo pochi anche stavolta ma come detto qualche giorno fa e rischiando volontariamente di essere ripetitivi, anche nel suo dominio totale, Iga resta sempre un’ottima scelta.

Carlo Galati

Roland Garros, day 8: i match da seguire

Iniziano gli ottavi e con essi ci rendiamo contro più facilmente a che punto sia arrivato il torneo. Tenere la contabilità dei turni precedenti è esercizio complesso, come quando parliamo con genitori che si affidano alla contabilità dei mesi per dire l’età dei figli. Ecco, più o meno noi siamo a quel livello. Le partite degli ottavi di solito sono le più belle, quelle che fanno da spartiacque tra match interlocutori, a meno di sorprese, e incontri che invece sono il preludio a cose più grandi. Detto questo, veniamo a noi:

Khachanov-Sonego: inaugura la giornata, primo punto alle ore 11. Che dire? Non è una partita impossibile per Lorenzo, che però paga lo scotto di un turno precedente piuttosto impegnativo, a differenza del russo che invece di set nel turno precedente, ne ha giocato uno in meno. È un match aperto che probabilmente preannuncia nuova maratona.

Djokovic-Varillas: al netto di magneti attaccati al petto, scleri estemporanei sul campo (a proposito, pubblico francese on fire), momenti di tennis non esaltanti, il serbo resta comunque il favorito del torneo o uno dei pochissimi. Dall’altra parte della rete Juan Pablo Varillas, from Lima, Perù…e per questo ha la nostra simpatia.

Alcaraz-Musetti: ci limiteremo a dire che è di gran lunga il match più interessante tra tutti quelli visti finora e che il carrarino è uno dei pochi tennisti ad alto livello ad avere uno score positivo con Carlitos. Certo, è solo uno il precedente ma piuttosto importante. Alcaraz visto finora è stato ingiocabile, ma è pur vero che non ha incontrato ancora uno che giochi bene come Musetti. Favorito lo spagnolo ma…

Svitolina-Kasatkina: di nuovo una tennista russa per la signora Monfils che evidentemente sta tornando a livelli molto alti forse spinta da una motivazione più grande. Kasatkina però non ha mai giocato così bene. Ci stupiremmo di una stretta di mano a fine match.

Stephens-Sabalenka: due campionesse Slam, anche se in fasi storiche totalmente diverse. L’americana ha vinto e ha dimenticato cosa significhi, Sabalenka è fresca di titoli e ha ben in mente come fare a farlo ancora. Bielorussa nettamente favorita.

Carlo Galati

L’importanza di chiamarsi Lorenzo

Come fai a non innamorarti di due così? Come fai a non voler fermare alcuni momenti per avere la possibilità di goderne per tanto e tanto e tanto altro tempo ancora? Domande retoriche a cui daremmo una risposta scontata, sì, e che ci fa toccare il cielo con un dito o se volete, con una racchetta. Lorenzo Sonego prima, Lorenzo Musetti poi, hanno dato luce ad un pomeriggio già radiosamente illuminato dal sole di Parigi. E non chiamatele imprese, sono qualcosa di più.

L’impresa, tale per definizione, estemporanea nella sua caducità, è figlia di un momento specifico, se volete anche di una congiuntura astrale che fa sì che tutto vada per il verso giusto. I match vinti dai due Lorenzo non hanno queste caratteristiche. Piuttosto hanno il talento purissimo di un giocatore che non abbiamo mai avuto e la tenacia che mai ha albergato nei cuori e nelle menti dei portabandiera azzurri. Un mix perfetto e letale che formerebbe il giocatore perfetto. Noi li abbiamo così e ce li godiamo.

Quello che sarà domani è già un banco di prova importante: si chiama Alcaraz per Musetti e Khachanov per Sonego, due match che sono sì difficili ma nulla è impossibile; d’altronde siamo agli ottavi di finale del Roland Garros, ci sarà un motivo. Importante sarà affrontare questi match dimenticando ciò che è stato, per concentrarsi su ciò che potrebbe essere, lasciando aperta la porta dei sogni, fatti di classe, tenacia e tanta terra rossa.

Carlo Galati

Roland Garros, day 7: i match da seguire

Abbiamo ancora negli occhi due partite che ci hanno riscaldato il cuore, oltre che l’anima. Partite che vi abbiamo consigliato ieri (in realtà solo Musetti ma, per non sembrare troppo sovranisti dal punto di vista tennistico, abbiamo glissato su Sonego) e che hanno fatto vedere quanto variegato sia il panorama tennistico italiano. Ciò detto, siamo giunti al day 7 del Roland Garros: il proverbiale giro di boa è arrivato. Diminuiscono i match, aumentano le possibilità di consigliarvi male. Perciò, veniamo a noi:

Nishioka-Seyboth Wild: la prima domanda è: questo ragazzo brasiliano dove vuole arrivare? Ha battuto Medveded, ha battuto Pella, ha per le mani la possibilità di poter arrivare molto in avanti in un lato del tabellone piuttosto scevra da vincitori annunciati. Stesso discorso ovviamente per il ragazzo giapponese, ma con meno possibilità per quello visto in campo finora. 

Altmaier-Dimitrov: ci fosse stato Sinner opposto ad uno dei maestri incoronati a Londra, ne saremmo stati più lieti ma comunque la guarderemo; certo magari non con gli stessi occhi ma comunque con interesse. Il bulgaro soprattutto ha la possibilità di tornare a determinati livelli smettendo di accontentarsi di vivere di bei ricordi. Anche loro nella parte di tabellone giusta.

Zverev-Tiafoe: e a proposito di tabellon, eccoci all’ultimo incontro che può contenere al suo interno tracce di semifinalista. Ora, e lo diciamo in maniera netta, se esiste un dio del tennis, sa benissimo cosa è successo su questi campi, proprio un anno fa ad uno dei due contendenti che ha un conto apertissimo con i se e i ma. Riflettori spenti su Sasha, c’è da battere un ragazzotto americano prima.

Andreeva-Gauff: in conferenza stampa, dopo aver vinto il suo match con Parry, la giovane russa ha dichiarato di voler vincere più slam di Djokovic. Insomma quando si dice avere le idee chiare è questa roba qui. Glielo auguriamo anche perché gioca piuttosto bene. C’è da convincere una certa Coco Gauff però prima di arrampicarsi verso i sogni. 

Cocciaretto-Pera: non ci sarà un commento tecnico, ma soltanto un modo per dire ad Elisabetta che non può fermarsi adesso. C’è ancora strada da fare.

Carlo Galati

Roland Garros, day 6: i match da seguire

Siamo giunti al terzo turno del secondo Slam dell’anno, con la soddisfazione di un nutrito gruppo di italiani ancora in gara, ma con l’amarezza di aver perso per strada quello su cui maggiormente erano puntati i riflettori. Ma la vita va avanti e fortunatamente anche il tennis ed in questi giorni di bel tennis ne stiamo vedendo parecchio, assistiti come siamo, in casa e on site, dal dio sole che sta permettendo il regolare svolgimento dei match. Giove pluvio aveva già assistito Roma. Siamo al day 6 e dunque, veniamo a noi:

Khachanov-Kokkinakis: Karen a Parigi ha sempre giocato bene. A memoria chi lo ha battuto lo ha fatto perché era più forte di lui (Djokovic, Alcaraz, Thiem…) e non per inferiorità temporanea del russo. Kokkinakis ha battuto Wawrinka in una delle maratone di questo RG, dimostrando di poter stare a determinati livelli sulla terra rossa. Sarà un bel match.

Musetti-Norrie: senza pressione Muso. Tutta Italia ti guarderà convinta che possa trovare in te il campione dei campioni, il vendicatore dei vinti, il giustiziere del pel di carota. Il percorso è lungo e tortuoso e passa da Cam Norrie, giocatore che se in giornata di grazia è in grado di mettere in difficoltà chiunque: finora ha vinto ma non convito.

Alcaraz-Shapovalov: la sfida tra una promessa che è diventata certezza e una promessa che certamente non sarà nel firmamento dei più grandi. Ma che possiamo farci, il buon Shapo ha dei colpi e delle movenze che quando non sono fini a se stesse entusiasmano per la bellezza. Dell’altro ragazzotto sappiamo (quasi) tutto. 

Blinkova-Svitolina: Blinkova è per il grande pubblico la carneade che ha battuto Garcia. Chi è costei? Una giocatrice che gioca un tennis basico ma efficace sulla terra. Sarà un osso dura per Svitolina che sta, pian pianino, risalendo la china. Ps: che il match si giochi tra una russa ed un’ucraina non ci interessa nulla (lo diciamo in modo da sgomberare il campo da dietrologie).

Mertens-Pegula: Match che sembrerebbe a senso unico, già vinto dall’americana ma…Mertens nei precedenti due incontri l’ha sempre battuta. E’ vero, sempre sul cemento outdoor, ma vorra pur dir qualcosa, o no?!

Carlo Galati

Roland Garros day 5: i match da seguire

Abbiamo visto talmente tanto tennis e talmente tante partite terminate al quinto set che potremmo già essere soddisfatti così, chiudere questa rubrica e dedicarci ad altre amenità. Qualcuno potrebbe esserne contento, noi forse più di tutti, ma non ci piace lasciare le cose a metà e poi volevamo vedere la fine della pantomima di Monfils iniziata ieri sera. Ed a tal proposito, veniamo a noi:

Monfils-Rune: sembra paradossale iniziare con una partita che non ci sarà ma avremmo voluto vederla. Ce la saremmo gustata perché Rune non è Baez e certi atteggiamenti il ragazzo francese li avrebbe pagati più a caro prezzo. Peccato.

Karatsev-Tiafoe: i puristi del bel gioco potrebbero storcere il naso, ma siamo molto attratti da questo match, vuoi perché Aslan, uscito dal giro che conta, si è rimesso a giocare e vincere partite su partite, soprattutto su terra e ripartendo dalle qualificazioni, sia perché al contrario l’americano sembra non beccarne una su terra. Quindi nonostante il divario di classifica ci aspettiamo un match al quinto. L’ennesimo.

Sinner-Altmaier: indichiamo questa partita per due motivi: il primo, vogliamo vedere se le carote seguiranno Sinner per tutto il torneo o sono già tornate a casa, il secondo perché da queste partite si può capire molto di un torneo. Soprattutto un torneo dello Slam. E Sinner ha un’opportunità che deve sfruttare.

Cocciaretto-Walters: come sopra. Per Cocciaretto è un’occasione da sfruttare per continuare ad avanzare nel tabellone principale di uno Slam, accumulando punti ed esperienza (chi ha detto soldi!?…). Parte favorita nell’incontro con Walters, ma deve evitare cali di concentrazione.

Swiatek-Liu: questa la consigliamo perché al quinto giorno non abbiamo parlato ancora della campionessa in carica. Nonn che il match in se per se sia particolarmente ricco di chissà quali aspettative ma, viste le altre partite non c’è null’altro che avremmo potuto consigliarvi e quando è così, Iga è sempre una buona scelta.

Carlo Galati

Roland Garros, day 4: i match da seguire

Tanta è l’abbondanza, che ci sono giorni in cui si fa fatica a selezionare cinque match da proporre ai 25 lettori (non uno più di quelli del Manzoni) che leggono questa appassionante rubrica, l’unica che vi consiglia match e che non scommette un euro sugli stessi. Ma questa è un’altra storia. Tornando alla storia tennistica, anche nel day 4 di Parigi, vi sono diversi gli incontro che catturano la nostra attenzione: ne abbiamo selezionati cinque ma vi parliamo in maniera sincera, se paragonati a Purcell-Thompson di ieri, ci vergogniamo un po’. Detto questo, veniamo a noi:

Sonego-Humbert: abbiamo ancora negli occhi il match di qualche settimana fa a Montecarlo. Uno di quei match che esaltano il pubblico, i giocatori e, tra i due, quello che più trae forza dall’arena urlante. Fu Sonego ad avere la meglio. Ma due su tre è quasi un altro sport rispetto al tre su cinque e questa volta il giovane Ugo gioca in casa. 

Wawrinka-Kokkinakis: è partita impronosticabile e, forse per questo, maledettamente affascinante. Due giocatori totalmente diversi, per stile di gioco, per carriera, per attitudine alla terra, ma legati dal filo sottile dell’imprevedibilità. Qualche anno fa non ci sarebbe stato match, oggi passa tutto per le condizioni fisiche di Stan. 

Arnaldi-Shapovalov: saremmo folli, o forse semplicemente scostumati nel senso più lato possibile, eppure riteniamo che il giovane Matteo abbiamo qualche possibilità di far suo un match che magari qualche osservatore estero vedrebbe a senso unico (direzione Canada). E poi solo qualche giorno fa è successo già che l’Italia battesse il Canada. Repetita iuvant. 

Giorgi-Pegula: sono passati 12 anni dal loro primo incontro tennistico, l’ultimo di qualche settimana fa ad Indian Wells dove a vincere è stata l’americana in un match tirato e combattuto fino all’ultimo punto. Vengono da un primo turno piuttosto convincente per entrambe. Pronostico a favore dell’americana ma…

Errani-Begu: la consigliamo perché sappiamo cosa prova Errani in questi giorni e la tempesta emozionale che la avvolge. Il match sulla carta è chiuso, ma se fosse deciso tutto a tavolino non saremmo qui a scrivervi. 

Carlo Galati

Roland Garros, day 3: i match da seguire

Le prime due giornate sono andate piuttosto bene: i nostri atleti, maschietti e femminucce, tengono alto il vessillo tricolore, i match che vi abbiamo consigliato nei giorni precedenti, sono effettivamente stati dei bei match; insomma, abbiamo tutto da perdere nel proseguire a consigliarvi qualcosa su cui oggi, neanche all’interno della nostra stessa redazione, siamo riusciti a trovare facilmente un punto comune. E non perché vi siano troppe partite di altissimo spessore, in questo day 3, anzi…ma, qualcuno questo ardimentoso compito dovrà pur assolverlo e quindi, veniamo a noi:

  • Bronzetti-Jabeur: da una parte una giocatrice che in fiducia, fresca vincitrice di un torneo su terra rossa, dall’altra una perenne ricerca dell’eccellenza e di quel salto di qualità definitivo verso l’olimpo, solo assaporato nel 2022. Due stili di gioco diversi: più regolare l’azzurra, più variegato la tunisina. Per essere un primo turno, è tanta roba. Ps: lo scorso anno Jabeur venne eliminata al primo turno.
  • Azarenka-Andreescu: in campo tre titoli dello Slam. Anche qui, senza voler essere pedanti, non male per essere un primo turno. E’ vero, la giocatrice canadese, dopo quella vittoria agli Us Open, non ha più visto la luce della gloria, ed è vero che Azarenza, dopo la semifinale di quest’anno in Australia, non ha più brillato, però signori della corte, se hanno voglia di divertirsi, divertendo, sono ancora in grado di accendere lo show. Anche perché sfidiamo a trovare un’alternativa all’altezza in giro per i campi.
  • Purcell-Thompson: se non fossimo addentro alle cose del tennis potremmo tranquillamente scambiare questi due giovanotti, come turisti in vacanza nel vecchio continente, a raccogliere le gioie della vita francese. Eppure, giocano a tennis. E alle volte anche piuttosto bene.
  • Bublik-Zeppieri: in mancanza di alternative significative, uno sguardo a questo match lo si può e deve dare. Bublik nel bene e nel male è sempre bello da vedere, Zeppieri viene da qualificazioni impeccabili. Match non scontato.
  • Monfils-Baez: il signor Svitolina incontra uno dei più interessanti prospetti del Sud America in quello che potrebbe essere l’ultimo RG della sua carriera. Partita da seguire.
    Carlo Galati

Roland Garros, day 2: i match da seguire

Eravamo un po’ dubbiosi sul da farsi: difficile consigliare qualcosa da un menù così vasto ed eterogeneo, ma visto l’andamento del Day 1 e dei risultati delle partite consigliate, come dicono a certe latitudini, pas mal. Questa volta la scelta delle partite è stata più semplice e attenzione, non figlia di nessun tipo di sovranismo tennistico (non si sa mai…meglio specificare). Detto questo, veniamo a noi:

  • FAA-Fognini: ti vedo scritto su tutti i muri, ogni Renault mi parla di te. Il canadese è uomo copertina della casa automobilistica francese, uno dei main sponsor del torneo. Il suo volto è ovunque, se fosse subito eliminato dal torneo per mano del vecchio leone italico, sarebbe di sicuro un qualcosa di non gradito. Se Fabio ha voglia, lo può mettere in difficoltà e magari creare qualche scompenso a qualcuno.
  • Wawrinka-Ramos Vinolas: Stan, caro vecchio Stan. Quante ne hai viste su quei campi e chissà quanti ne vedrai di tennisti che non hanno vinto mai. Lo spagnolo è uno di questi, ma il match è di sicuro interesse soprattutto perché è nelle corde dello svizzero. Dipende da lui. Vedremo.
  • Sinner-Muller: campo centrale, sessione notturna affrontando un francese. Senza pressione caro Jannik. Se ci chiedete il perché vederla, crediamo di avervi dato già parecchi spunti. 
  • Kvitova-Cocciaretto: ecco qui siamo in difficoltà. Siamo fan di Petra da tempo immemore e della Cocciaretto da quando l’abbiamo vista giocare in Fed Cup. Per essere un primo turno è una partita molto interessante che può riservare sorprese; la ceca è decisamente più forte rispetto a Cocciaretto. Dispone di più armi durante il match ed ha esperienza da vendere, ma su terra rossa outdoor ha giocato un solo match quest’anno, perdendo al primo turno a Madrid. C’è match.
  • Trevisan-Svitolina: è per distacco, a nostro sindacabile giudizio, forse la partita più interessante del giorno, tra una ex top ten, rientrata nel giro che conta da poco (vincendo), dopo la maternità e una giocatrice che, non più tardi di un anno fa, ha disputato la semifinale su questi campi. Il pronostico è apertissimo, ma la signora Monfils potrà contare sul sostegno del pubblico di casa.

Carlo Galati